Associazione Internazionale di Archeologia Classica
Codice etico
I Membri del Consiglio Direttivo, i Soci e i Collaboratori dell’Associazione Internazionale di Archeologia Classica (AIAC) sono impegnati al rispetto del presente Codice in relazione ai compiti associativi, alle responsabilità e al ruolo rivestito sia individualmente sia nell’ambito degli Organi Collegiali e delle altre forme di aggregazione all’interno dell’Associazione in via stabile o temporanea.
Introduzione
Il Codice Etico dell’Associazione Internazionale di Archeologia Classica (AIAC da qui anche semplicemente Associazione) individua i valori sui quali si basa l’azione dell’Associazione, specificando l’insieme dei diritti, dei doveri e delle responsabilità dei soggetti destinatari del Codice stesso.
La missione di AIAC è quella di costituire un centro internazionale di riferimento con base a Roma per incrementare e sostenere la ricerca e lo studio, la comunicazione, la pubblicazione e lo scambio di conoscenze nell’ambito – in particolare – dell’archeologia classica e – in generale – delle diverse specializzazioni disciplinari di archeologia sia svolta sul territorio che investigata attraverso gli studi al fine di una più vasta conoscenza, protezione e conservazione del patrimonio archeologico mondiale. AIAC promuove quindi attività che per gli studi di archeologia possano interessare ed essere sviluppati da archeologhe e archeologi di varie e diverse nazionalità messi in relazione tra loro in un ambiente umano e scientifico aperto, sicuro, inclusivo.
AIAC richiede quindi che nella organizzazione e realizzazione di tutte le attività e ogni impegno assunto all’Associazione sia assicurato da tutti i soggetti coinvolti – a qualsiasi titolo – il più alto standard di buona educazione, rispetto e impegno professionale.
AIAC ritiene quindi che chiunque – Socio, Collaboratore, Volontario, componente del Consiglio Direttivo e della Presidenza, di Comitato scientifico e redazionale – partecipi dell’Associazione, si relazioni all’interno o all’esterno della stessa con professionalità e responsabilità, in piena e leale collaborazione, evitando parole, atteggiamenti, azioni discriminatorie, astenendosi da condotte che possano danneggiare la reputazione e l’immagine della stessa Associazione.
AIAC si impegna quindi a contribuire al sostegno dei principi e della pratica di comportamento fin qui enunciati.
Le norme che costituiscono il Codice Etico sono parte integrante del “Modello di organizzazione, gestione e controllo” (più avanti per brevità anche soltanto “Modello”) previsto dall’art 6 del D.Lgs. 231/01 in materia di responsabilità amministrativa degli enti, e costituiscono poche ma essenziali norme che si affiancano alle norme statutarie e regolamentari.
Il Codice Etico può essere modificato di volta in volta dal Consiglio Direttivo di AIAC come si ritiene opportuno, ad esempio al fine di incorporare modifiche legislative e regolamentari o in linea con le migliori pratiche.
Destinatari
La vita dell’Associazione AIAC è regolata dalle norme contenute nell’Atto Costitutivo, nello Statuto e in eventuali regolamenti ma si proietta all’esterno attraverso i comportamenti quotidiani dei Soci, dei Collaboratori, dei Volontari, dei componenti del Consiglio Direttivo e della Presidenza, dei Comitati scientifici e redazionali e di tutti coloro che operano presso di essa anche con funzione di consulenti che agiscono nell’interesse dell’Associazione e che costituiscono l’insieme dei Destinatari del presente Codice Etico.
Finalità
L’adozione del Codice Etico si prefigge la finalità di soddisfare nel migliore dei modi le necessità e le aspettative dell’insieme degli interlocutori dell’Associazione (compresi, donatori, fornitori, sostenitori o beneficiari) e di raggiungere un elevato standard di professionalità nello svolgimento delle iniziative promosse dall’Associazione nonché di vietare quei comportamenti che si pongono in contrasto non solo con le disposizioni normative o regolamentari ma anche con i valori che l’Associazione promuove.
Principi generali
Il comportamento di tutti deve quindi essere improntato a principi, valori, regole etiche e deontologiche che salvaguardino gli interessi, l’immagine e l’alto profilo etico dell’Associazione e assicurino contemporaneamente una corretta vita associativa ai Soci e a tutti coloro che per qualsiasi motivo vengano in contatto con l’Associazione stessa.
Doveri e responsabilità
I Destinatari del presente Codice, nel perseguire gli obiettivi e nel realizzare attività e programmi dell’Associazione, si impegnano a partecipare alla vita associativa con spirito costruttivo, non viziato da condizionamento alcuno, avendo come obiettivo prioritario l’interesse dell’Associazione. Essi devono contribuire alla costruzione di una positiva immagine associativa, operando per accrescerne il prestigio, l’autorevolezza e l’alto profilo etico, che da sempre si è posta come obiettivo l’Associazione. Si richiede pertanto ai suoi aderenti di svolgere la propria attività improntandola alla lealtà, alla imparzialità, alla integrità, alla onestà, al rispetto ed alla trasparenza non assumendo comportamenti che possano risultare lesivi dell’immagine e del prestigio della Associazione.
L’individuazione dei collaboratori per l’attività a favore dell’Associazione deve avvenire con imparzialità e deve essere improntata a criteri di competenza, di professionalità, di serietà, indipendentemente dalle appartenenze politiche, sindacali, religiose, di genere o di razza.
È inibita qualsiasi condotta che, direttamente o indirettamente, possa comportare una qualche forma di discriminazione. È altresì inibita qualsiasi forma di vilipendio.
È fatto assoluto divieto per operatori e operatrici di AIAC di lavorare sotto l’influenza di droghe, alcool, sostanze psicotrope, nonché di tutte le sostanze considerate illegali in Italia.
Non si dovrà portare discredito all’Associazione e/o ai suoi organi in occasione di pubblici confronti o dichiarazioni alla stampa.
Resta intesa la responsabilità individuale per ogni comportamento difforme da quanto enunciato, nonché per quanto possa avere esiti offensivi o diffamatori sia nei confronti di singole persone sia di Istituzioni, compresi i rappresentanti e i dipendenti di esse.
Conflitto di interessi
Nello svolgimento delle funzioni assegnate devono evitarsi situazioni in cui si possano manifestare conflitti di interesse, sia reali che potenziali, tra attività personali e quelle dell’Associazione, anche con riferimento a quanto stabilito dai regolamenti interni. Nessuno all’interno di AIAC può procurarsi vantaggi personali ingiustificati e in relazione all’attività esplicata per conto dell’Associazione.
Rapporti con i Partner
Nell’ambito delle proprie attività, e nel perseguimento dei suoi obiettivi strategici, AIAC stabilisce rapporti di collaborazione e alleanze con partner internazionali, nazionali e locali, pubblici o privati.
La scelta dei partner è basata sui seguenti criteri:
- condivisione e accettazione dei principi, delle norme e della missione dell’associazione, contenuti in questo Codice Etico e nello Statuto;
- rispetto delle norme di trasparenza e anticorruzione.
Nel caso in cui l’Associazione conceda l’uso del proprio marchio in relazione a iniziative sviluppate con partner pubblici o privati, devono essere adottate misure atte a preservarne e rafforzarne l’immagine e previsto l’impegno a:
- utilizzare sempre il marchio nella sua grafica istituzionale;
- studiare tutto il materiale di confezione, packaging e pubblicitario in stretta collaborazione con AIAC;
- non avanzare diritti a usare il marchio ad eccezione di quanto stabilito;
- utilizzare il marchio AIAC esclusivamente in abbinamento alla campagna di comunicazione congiunta, in modo da garantire che il marchio sia collegato alla campagna di comunicazione e non a enti/imprese in modo da non dare alcun messaggio equivoco.
L’Associazione rifiuta collaborazioni con partner coinvolti in procedimenti penali con particolare attenzione per quelli relativi a gravi reati ambientali, paesaggistici, urbanistici, di corruzione, associazione a delinquere di stampo mafioso, nonché ad altri fenomeni di illegalità incompatibili con i valori e la missione dell’Associazione.
Rapporti con i finanziatori e con i donatori
Per la realizzazione dei propri progetti e della propria attività istituzionale, AIAC stabilisce relazioni e impegni con diversi finanziatori o donatori pubblici o privati, che devono essere basati su correttezza e trasparenza.
Alle imprese e agli enti che intendono finanziare progetti o azioni promosse dall’Associazione si richiede il rispetto dei diritti umani, dei diritti dei lavoratori e della tutela dell’ambiente, preferibilmente attestati da pratiche o codici di responsabilità sociale o da certificazioni internazionalmente riconosciute.
Particolare attenzione sarà posta ai principi della tutela dei minori, delle pari opportunità e trattamento, del rispetto della integrità personale contenuti nel Codice Etico.
L’Associazione rifiuta donazioni sia di materiali che di denaro provenienti da aziende che producono o commerciano armamenti, materiali pornografici e quant’altro considerato offensivo verso la persona umana, il patrimonio culturale e l’ambiente o coinvolte in procedimenti penali per gravi reati ambientali, paesaggistici, urbanistici, corruzione, associazione a delinquere di stampo mafioso, e altri fenomeni di illegalità incompatibili con i valori dell’Associazione.
Rapporti con i fornitori
La scelta dei fornitori e l’acquisto di beni, lavori e servizi sono effettuati in base alla trasparenza, alle procedure e ai regolamenti interni, o nel rispetto degli impegni contrattuali stabiliti dai finanziatori, ove contenute regole più restrittive.
La conoscenza e l’accettazione da parte dei fornitori del Codice Etico di AIAC è condizione per la stipula di ogni contratto, così come il comprovato rispetto da parte loro dei diritti umani, diritti del lavoro, e tutela dell’ambiente, con particolare attenzione ai principi della tutela dei minori, delle pari opportunità e trattamento, del rispetto dell’integrità personale contenuti nel Codice.
Rapporti con l’esterno
Le comunicazioni dell’Associazione verso l’esterno devono essere veritiere, complete, accurate e riscontrabili. I rapporti con i mass media spettano al Presidente e/o alla Presidenza.
Ove sia richiesto di fornire all’esterno informazioni riguardanti obiettivi, risultati e punti di vista di AIAC, i Soci, i Collaboratori, i Volontari, i componenti dei Comitati scientifici e redazionali sono tenuti a riferirsi ai componenti del Consiglio Direttivo e della Presidenza e a ottenerne l’autorizzazione.
Qualsiasi intervento e pensiero espresso sui mezzi di comunicazione non conforme alle previsioni del Codice non sarà considerato come proveniente dall’Associazione, con ogni conseguenza in termini di responsabilità personale.
Le figure legittimate a rapportarsi con i mezzi di comunicazione, compresi i social media, sono comunque tenute a esprimere le posizioni ufficiali dell’Associazione, a verificare la correttezza di quanto affermato, a mantenere un linguaggio corretto e non offensivo e sono personalmente responsabili per quanto conseguente al mancato rispetto delle previsioni del Codice.
Anche la partecipazione, in nome dell’Associazione o in rappresentanza della stessa, a comitati, reti, campagne, associazioni terze di qualsiasi tipo deve essere regolarmente autorizzata dalla Presidenza.
Rapporti con le Istituzioni
I rapporti con le Istituzioni spettano al Presidente.
Le figure legittimate a rapportarsi con le Istituzioni sono comunque tenute a esprimere le posizioni ufficiali dell’Associazione, a verificare la correttezza di quanto affermato, a mantenere un linguaggio corretto e non offensivo e sono personalmente responsabili per quanto conseguente al mancato rispetto delle previsioni del Codice.
Il rapporto con le Istituzioni è improntato ai principi di correttezza, lealtà, indipendenza, rispetto e trasparenza.
Coloro che creeranno situazioni offensive o accusatorie nei confronti delle Istituzioni o di loro rappresentanti o dipendenti ne risponderanno legalmente in prima persona.
Rapporti tra soci
La comunicazione e le relazioni tra Soci, Collaboratori, Volontari, componenti del Consiglio Direttivo e della Presidenza, Comitati scientifici e redazionali dell’Associazione, si svolgono nel rispetto della persona, della sua dignità e della sua integrità fisica e psichica. Nessuna persona deve essere posta in stato di soggezione mediante violenza, fisica o morale, minaccia, inganno, abuso di autorità e di potere, abuso di una situazione di inferiorità economica, fisica o psichica, o di una situazione di necessità. Le violazioni di questo principio saranno perseguite con determinazione e rigore in ogni situazione e contesto.
L’utilizzo, nelle comunicazioni interne all’Associazione, dell’indirizzo e-mail degli associati è improntato ai criteri di stretta pertinenza, di necessità e delle vigenti normative sulla privacy, avendo comunque cura di oscurare sempre, in ipotesi di invii plurali, l’indirizzo e-mail dei destinatari.
Riservatezza
Tutti i Destinatari del presente Codice devono consultare soltanto gli atti e i fascicoli ai quali sono autorizzati ad accedere, facendone un uso conforme ai doveri d’ufficio anche in relazione alle proprie mansioni, consentendone l’accesso soltanto a coloro che ne abbiano titolo.
Tutti i Destinatari del presente Codice sono obbligati ad assicurare la massima riservatezza sulle informazioni gestite in ragione della propria funzione associativa o lavorativa.
I Destinatari sono perciò tenuti a non rivelare a terzi informazioni riguardanti il patrimonio di conoscenze tecniche e finanziarie, di dati personali relativi a donatori, sostenitori e beneficiari dell’associazione, così come altre informazioni non pubbliche, se non nei casi in cui tale rivelazione sia imposta dalla legge e dai regolamenti.
Registrazioni e scritture contabili
Tutte le azioni e le operazioni economiche dell’Associazione devono essere adeguatamente registrate.
Tutte le operazioni devono avere un adeguato supporto documentale al fine di consentire eventuali controlli.
Tutti i soggetti coinvolti nella gestione e tenuta delle scritture contabili e nelle comunicazioni sociali devono assicurare la massima collaborazione, la completezza e chiarezza delle informazioni fornite, nonché l’accuratezza dei dati e delle elaborazioni.
È fatto divieto di impedire od ostacolare, in qualsiasi forma, lo svolgimento delle attività di controllo delle autorità pubbliche di vigilanza e/o di revisione legalmente attribuite agli organi sociali.
Uso dei beni dell’associazione
Al fine di tutelare i beni dell’Associazione e la sua immagine nei confronti dei terzi, ogni Socio, Collaboratore, Volontario è tenuto a operare con diligenza, in modo responsabile e in linea con le procedure operative predisposte per l’utilizzo dei beni, mezzi e strumenti di lavoro.
In particolare è necessario utilizzare i beni con scrupolo e parsimonia, evitando utilizzi impropri che possano arrecare danno o una riduzione di efficacia dei medesimi nonché utilizzi per fini estranei alle proprie mansioni ed al proprio lavoro.
Sistema disciplinare
Il Codice Etico è parte integrante delle condizioni che regolano i rapporti, anche di lavoro, all’interno dell’Associazione. Eventuali violazioni del Codice Etico daranno luogo all’applicazione di sanzioni nei confronti dei Destinatari.
Diffusione del Codice
Il presente Codice Etico è pubblicato nel sito internet, attraverso cui è portato a conoscenza:
- di tutte le persone che sono associate e/o hanno con AIAC un rapporto di collaborazione o volontariato;
- delle persone, delle organizzazioni, delle imprese e delle istituzioni terze con le quali
AIAC stabilisce una relazione, a diverso titolo e con diverse finalità.
Una dichiarazione attestante la conoscenza e l’accettazione del Codice Etico e delle sue norme deve essere sottoscritta da ogni persona all’atto di richiedere l’Associazione o di firmare un contratto di collaborazione e/o di lavoro, o di prestare opera come volontario.
Il Codice Etico è accessibile, e a disposizione di tutte le persone che ne facciano richiesta, con l’indicazione dei responsabili a cui rivolgersi per segnalare casi di infrazione e di violazione.
Tutte le persone associate e/o che hanno con l’Associazione un rapporto di collaborazione hanno l’obbligo e il dovere di segnalare ai responsabili ogni caso di sospetta infrazione e violazione del Codice da parte di Soci, Collaboratori, Volontari, componenti del Consiglio Direttivo e della Presidenza, Comitati scientifici e redazionali, beneficiari, partners, fornitori e donatori. Qualora sussistano motivi che possano inficiare l’imparzialità di giudizio e nei casi di risposta ritardata o mancata, o considerata insoddisfacente, gli interessati potranno rivolgersi al Segretario Generale e alla Presidenza.
Le vittime di abusi, violenze, e discriminazioni saranno protette e facilitate dall’Associazione tanto nella segnalazione agli organi di direzione e di governo dell’Associazione, quanto nella denuncia all’Autorità giudiziaria.
Entrata in vigore, aggiornamento e modifiche
Il presente Codice Etico è in vigore dalla data di approvazione del Consiglio Direttivo del 12 giugno 2023.
Ogni modifica e/o aggiornamento al presente Codice Etico deve essere approvata dal Consiglio Direttivo.