L’impuissance des images à l’origine de l’iconophilie chrétienne. Retour sur la figure du martyr
Academia Belgica
Via Omero 8
Roma
Data evento
19 May 2022
L’idea del potere che, a torto o a ragione, viene attribuito alle immagini deriva essenzialmente, almeno in Occidente, dal rapporto che il cristianesimo, unica religione iconofila abramitica, ha mantenuto con l’immagine religiosa; non senza molte ambivalenze, che continuano a sostenere oggi il nostro rapporto con l’immagine. Vedremo che il pensiero cristiano dell’immagine è infatti accompagnato da una ricca riflessione sulla sua impotenza, altra faccia della stessa medaglia teologica. Esploreremo in particolare un momento specifico di questa storia, l’età rinascimentale e barocca (secc. XVI-XVII), durante la quale si sono manifestati alcuni tentativi di teoria e pratica di una “kénosis” dell’immagine, cioè di un abbassamento alla bruttezza e all’orrore. Lo faremo a partire da una specifica iconografia, quella del martirio, dove emergono affascinanti analogie tra la presunta potenza degli idoli pagani, secondo un canone estetico sopravvalutato fin dal Rinascimento, e l’impotenza degli uomini e delle donne che subiscono il martirio, attraverso cui si rivela la loro autentica santità, quella di un’immagine vivente/morente il cui potere è inversamente proporzionale all’annientamento del loro corpo e della loro bellezza.
Ralph Dekoninck, professore dell’Université catholique de Louvain e membro titolare della Classe delle Arti dell’Académie royale de Belgique.