Affresco, ‘fresco in acquerella’, o tempera? Ferdinando Galiani e le ipotesi settecentesche sulla tecnica esecutiva della pittura murale romana
Istituto Svedese di Studi Classici a Roma
Via Omero 14
Roma
Data evento
23 April 2024
In una dissertazione inedita del 1756 Ferdinando Galiani – facendo ricorso a una serrata rilettura delle fonti antiche, ma talora anche della letteratura artistica moderna, sempre messa a confronto con l’osservazione autoptica dei tanti ‘quadri’ murali entrati nelle collezioni del re di Napoli – prova a illustrare, peraltro senza giungere a conclusioni definitive o perentorie, quale fossero i procedimenti pittorici privilegiati nell’antichità, ponendoli a confronto con quelli adoperati ai suoi tempi. Il testo si rivela di grande interesse, non solo perché si allinea e per certi aspetti addirittura precorre l’attenzione che le tecniche pittoriche antiche destarono negli antiquari e negli artisti della seconda metà del XVIII secolo, ma anche perché apre uno squarcio su un lavoro di ricerca che, pur condotto nell’alveo dell’Accademia Ercolanese, non approdò se non in minima parte sulle pagine delle Antichità di Ercolano esposte, pubblicate dalla Regia Stamperia napoletana a partire dal 1757.