Le ville della Regio I: architettura, decorazione e paesaggi marittimi

Accademia Nazionale dei Lincei
Palazzo Corsini
Via della Lungara 10
Roma
Data evento
30 January 2025 - 31 January 2025
Nell’ultimo decennio, ricerche sul campo e analisi della documentazione pregressa hanno condotto a un sensibile aumento delle conoscenze sulla frequentazione antica del territorio laziale e campano nel corso dell’età romana. Elemento essenziale, in un tale quadro, sono gli insediamenti extra e periurbani, le ville solitamente distinte tra rustiche e marittime. Le nuove indagini e l’utilizzo delle più recenti tecnologie permettono una revisione di concetti e interpretazioni consolidate nella letteratura archeologica: il concetto di villa e di otium, la natura dello sfruttamento del territorio, lo sviluppo della componente economica, la struttura architettonica e i materiali da costruzione, lo sfruttamento delle risorse idriche, l’ornato parietale, pavimentale, scultoreo, gli arredi mobili. Con il duplice obiettivo di una condivisione dei dati più recenti e di porre le basi per una nuova indagine del fenomeno è stato organizzato un convegno internazionale nell’ambito delle attività dell’Accademia Nazionale dei Lincei e del Centro Interdisciplinare Linceo Giovani.
Suddiviso in 3 sessioni, l’incontro su due giornate affronta il tema nelle sue coordinate fondamentali, affiancando lo studio delle fonti letterarie, la comprensione del territorio, l’analisi delle componenti economica, architettonico-strutturale e decorativa. Per superare i limiti di una visione unilaterale e univoca del fenomeno si
è prevista, dopo un’introduzione volta a discutere il concetto di ‘villa’ in una prospettiva storiografica, una prima sessione dedicata alle fonti letterarie. Gli interventi raccolti in questa sessione affrontano le origini, lo sviluppo e le funzioni delle ville.
Un punto nodale, oggetto della seconda sessione, è lo studio dell’architettura delle ville: l’utilizzo di elementi strutturali distintivi, il loro legame con la conformazione del territorio, con i centri abitati e con le principali direttrici stradali. Fondamentale è in tal senso la relazione tra monumento e ambiente naturale, inteso come luogo
– fisico ed emotivo – dell’interazione tra uomo e natura. A questo aspetto è legata la possibilità di attribuire ai luoghi, attraverso la percezione, una dimensione di grecità, ricreata nel microcosmo concettuale e strutturale della villa. Di fondamentale importanza, al fine di indirizzare l’uso e la comprensione di uno spazio, sono i suoi rivestimenti pavimentali e parietali, la decorazione scultorea, in marmo e bronzo, la Kleinkunst e gli arredi mobili, in cui è necessario rintracciare le fila di un discorso unitario e convergente.
Per comprendere la portata del fenomeno, si è individuata come caso di studio la regio I, che ingloba in sé due grandi subregioni, il Latium e la Campania. In questi luoghi si rintracciano le prime forme di sfruttamento sistematico del territorio, pionieristiche sperimentazioni delle concezioni architettoniche e decorative, le più ricche e variegate committenze, diffusamente restituite dalle testimonianze letterarie. Nell’ultima sessione del convegno, quindi, si discuteranno le più recenti acquisizioni di progetti di studio, scavo, ricognizione in quest’area geografica.